IL MIO VIAGGIO IN GIAPPONE

Il mio viaggio in Giappone si è concluso da una settimana abbondante, quindi ora vorrei condividere con te un brevissimo racconto e qualche riflessione sulla mia esperienza. Ovviamente, se dovessi parlare di tutto il viaggio nel dettaglio, scriverei a ruota libera un poema epico, la cui lettura durerebbe da qui a Pasqua! Quindi ho deciso di raccontarti poche cose (ma fondamentali) e lasciare spazio ad alcune fotografie che ho scattato (in totale mi sono ritovata con più di 1350 scatti!!).

Innanzitutto ecco tutto il percorso fatto durante il viaggio:

12 lunghe ore di volo diretto verso il Giappone!

 Il percorso con le principali tappe

Come puoi notare non sono stata ferma un attimo: ho fatto tantissimi chilometri a piedi, in treno, in autobus e in pullman. Volevo vedere il più possibile del Giappone, anche le zone più sperdute e rurali.

Ho vissuto il ritmo frenetico e super moderno/tecnologico della capitale -nonché megalopoli- (Tokyo è la seconda città più popolosa al mondo – la prima è Pechino): che meraviglia vedere la perfetta fusione tra la modernità dei bellissimi grattacieli e l’antica tradizione dei templi! Passeggiando tra le vie della capitale, tra un palazzo e l’altro, spuntava qualche santuario mozzafiato: il più delle volte nascondeva anche una bellissima area verde, rilassante e rigenerante.

Tokyo by night
Il tempio di Sensoji- Dettaglio di un pasto giapponese – Il famoso “treno proiettile” Shinkansen: l’ho usato spesso per spostarmi velocemente

Durante i giorni di permanenza a Tokyo sono anche salita sulla Tokyo Tower (alta 333 m, è la seconda struttura artificiale più alta del Giappone, e la ventitreesima più alta al mondo), ho visitato l’Imperial Palace Plaza, il tempio di Sensoji, sono andata sul Monte Fuji (stop alla quinta stazione), ho visitato Hakaone facendo anche una mini crociera sul lago Ashi, sono salita sulla cima del monte Komagatake con la funivia (peccato solo che il monte Fuji facesse il timido, nascondendosi dietro alle nuvole!).

Tramonto sulla Tokyo Tower – Kyu Shiba Rikyu Garden – La tradizione delle preghiere annodate – Il Monte Fuji

Mi sono poi spostata nelle Alpi giapponesi, tra i paesini più sperduti e che profumano di antica tradizione.

Ad esempio ho percorso a piedi gli 8 km dell’antica via dei Samurai, da Magome a Tsumago: bellissimo e faticoso percorso! Durante il tragitto, nelle parti più boschive, ho incontrato numerosi cartelli di “pericolo orsi“, con relativa campana da suonare nel caso se ne avvistasse uno! 

Altre tappe sono state Nagoya, Takayama -chiamata anche “la piccola Kyoto”, Shirakawa-go e Gokayama.

Tempio a Takayama – Shirakawa-go – L’autunno a Takayama

Poi tappa a Kanazawa, una tra le città più belle del Giappone, dove ho visitato il quartiere dei Samurai, il parco Kenrokuen (uno dei giardini più belli di tutto il Giappone) e il quartiere delle Geishe.

L’ingresso della Stazione di Kanazawa – Il quartiere dei Samurai
Il parco Kenrokuen
Giardinieri all’opera – Il quartiere delle Geishe

Successivamente, tappa doverosa, è stata Hiroshima: mi è venuta la pelle d’oca nel vedere i luoghi dell’esplosione (oggi completamente ricostruiti) e l’edificio superstite, simbolo della distruzione atomica. Un monito per non dimenticare gli orrori della storia.

Mi sono poi spostata sull’isola sacra di Miyajima, dove ho accarezzato i cerbiatti che passeggiavano tranquilli lungo i sentieri. Ho dormito in un Ryokan (albergo tradizionale giapponese): ho cenato inginocchiata (con qualche difficoltà!) gustando piatti tipici e prelibati, e ho poi dormito su di un futon, cullata dal dolce rumore del ruscello che passava accanto alla camera. L’esperienza nel Ryokan è stata indimenticabile perché, proprio grazie ad essa, sono riuscita ad immedesimarmi totalmente nella cultura e nella tradizione giapponese.

Hiroshima
Un particolare del Ryokan – Il cerbiatto di Miyajima

Lasciata l’isola sacra, sono arrivata a Kyoto, il “cuore del Giappone” (per la sua importanza storica e culturale nella storia del paese). Il modo migliore per visitare la città è a piedi, passeggiando tra le piccole vie con le botteghe artigiane, le sale da tè, i giardini e i numerosi templi.

A Kyoto ho inoltre visto: il Castello Nijo, il Tempio Kinkakuji, il Palazzo Imperiale, la magica foresta di bambù di Sagano a Arashiyama e il Santuario di Fushimi Inari-taisha con le sue infinite gallerie di torii rossi.

La foresta di bambù – La galleria di torii
La Kyoto Tower – Vista su Kyoto

Il numero di templi e pagode che ho visto durante il mio viaggio è infinito: tutte le volte un grande stupore e una grande meraviglia mi pervadeva. Il verde in Giappone è una presenza costante e anche nelle più grandi città ci sono grandissimi spazi verdi, per ossigenarsi e rilassarsi. Tutto curato alla perfezione, non un filo d’erba fuori posto!

In Giappone la pulizia e l’ordine sono le prime cose che balzano all’occhio. La motivazione è molto semplice: l’educazione e il rispetto che i giapponesi hanno per la loro terra e verso il prossimo non hanno eguali.

Pensa che in Giappone è vietato fumare per strada, proprio per evitare che i mozziconi delle sigarette vengano gettati per terra! I fumatori hanno delle aree apposite in cui fermarsi, fumare e buttare i mozziconi.

I giapponesi sono un popolo forte, sorridente, altruista, educato, rispettoso, organizzato e civile.

Mi sono innamorata del Giappone.

O meglio, mi sono innamorata del popolo giapponese.

Il segnale di divieto di fumare per strada –  Un simpatico tombino

Per concludere in bellezza il viaggio in questa magnifica terra, non potevo di certo farmi mancare Suzuka! Ma in particolare… il Suzuka Circuit! Ebbene sì, da appassionata di Formula 1 non mi sono fatta sfuggire il Gran Premio del 9 ottobre! Che emozione indescrivibile è stato vedere passare a pochi metri da me le monoposto e gridare a squarciagola “forza Ferrari!” !

La parata dei piloti pre-gara è stata molto bella: ho potuto finalmente vedere dal vivo (era davvero molto vicino a me!) il mio adorato Kimi Raikkonen!

 
Kimi Raikkonen

E’ stata dura dover condensare in “poche” righe tutto il racconto (e le foto) di questa indimenticabile avventura nella terra del Sol Levante, però ci tenevo a condividere la mia esperienza.

Se hai curiosità o domande, lasciami un commento sotto, sarò felice di raccontarti altri dettagli sul Giappone!



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6 pensieri su “IL MIO VIAGGIO IN GIAPPONE

  1. Ciao Francesca, ho letto il tuo viaggio in Giappone e mi sono molto incuriosita. Vorrei fare questo viaggio l’anno prossimo con mia figlia 15enne. Potresti indicarmi i posti in cui hai dormito?
    Mi piacerebbe conoscere il sapore vero del Giappone e penso che tu ci sia riuscita!…anch’io sono architetto, ma con qualche capello bianco

    1. Ciao Nadia! Certo, molto volentieri ti indico i posti in cui ho pernottato durante tutto il viaggio! Sentiamoci tramite e-mail così posso essere più precisa e dettagliata 🙂

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